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Jalal Albess è il vincitore del Premio Mutti 2023 con il progetto Children Under the Sun

15° Premio Gianandrea Mutti a Jalal Albess: 18mila euro per realizzare il film Children Under the Sun


La vita dei minori non accompagnati nel centro di accoglienza “Hermes” di Genova. È questa la storia che racconterà il regista palestinese Jalal Albess, grazie al Premio Gianandrea Mutti, dedicato ai registi di origine migrante attivi in Italia.


Il progetto per il documentario Children Under the Sun si è infatti aggiudicato il Premio Gianandrea Mutti 2023, giunto al 15° anno grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Giana, della Cineteca di Bologna, dell’Archivio delle Memorie Migranti e della Fondazione Pianoterra.


La proclamazione del 15° Premio Gianandrea Mutti, grazie al quale Jalal Albess riceverà 18mila euro per la realizzazione del film, si è tenuta per il secondo anno consecutivo alla Festa del Cinema di Roma, giovedì 26 ottobre, alle ore 17.30, alla Casa del Cinema – Sala Fellini. La premiazione si è tenuta alla presenza della giuria – composta dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, Laura Traversi e Giampiero Judica dell’Associazione Amici di Giana, Alessandro Triulzi per l’Archivio delle Memorie Migranti e Amedeo Siragusa della Fondazione Pianoterra – che ha scelto il progetto di Jalal Albess “per il senso di continuità che rappresenta con la situazione dei sempre più giovani non accompagnati, che continuano ad arrivare in Italia, a volte per rimanere, altre per ripartire. Il documentario intende dare voce ad alcuni di questi adolescenti, ne vuole mostrare la vulnerabilità di fronte alla telecamera, raccontare le vicissitudini personali, le paure e il disincanto che provano nei confronti dell'Italia e dell’Europa. Particolarmente interessante il tentativo di far rivivere l’esperienza personale dei ragazzi attraverso un laboratorio teatrale, luogo ideale per esplorare ed approfondire esperienze traumatiche, ma soprattutto poterne parlare e attraversarle con maggiore libertà e profondità di analisi”. A margine della premiazione, la proiezione del cortometraggio Washish, precedente lavoro realizzato dallo stesso Jalal Albess.


La giuria ha inoltre assegnato un Premio alla creatività, del valore di 2mila euro, al progetto per il cortometraggio di fiction Manifesta infondatezza del messicano Mario Estrada, capace di “mettere in luce le complessità burocratiche e le incertezze dell’accoglienza per chi arriva in Italia e cerca di integrarsi nel nostro paese: i lunghi tempi di attesa, le migliaia di uffici e percorsi diversi, la mancanza di regole certe e, soprattutto, l'indifferenza della burocrazia rispetto ai bisogni dell’integrazione. Mescolando elementi documentaristici e di finzione, il film vuole raccontare lo smarrimento, l’incertezza, e la frustrazione che vivono molti stranieri dopo il loro arrivo in Italia, un’esperienza, vissuta dal regista, sulla sua pelle”.


Il Premio Gianandrea Mutti

Istituito nel 2008, il Premio Gianandrea Mutti sostiene la realizzazione di opere cinematografiche di registi stranieri provenienti da Asia, Africa, Est Europa, Balcani, America Latina e Medio Oriente, residenti in Italia da almeno 12 mesi e registi di seconda generazione, che si ispirano ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale. Obiettivo del premio è sostenere la produzione di cineasti migranti e stimolare una comunicazione interculturale concreta e aperta su tematiche sociali rilevanti, valorizzando la conoscenza e la diffusione di altre espressioni culturali ormai massicciamente presenti sul nostro territorio, grazie alle corpose comunità provenienti da questi paesi del mondo. Il Premio Gianandrea Mutti è un’iniziativa prima nel suo genere in Italia, poiché facilita l’accesso ai fondi per le produzioni cinematografiche di cineasti immigrati residenti in Italia che si trovano in una situazione di particolare difficoltà poiché viene loro spesso negato l’accesso ai fondi statali del loro paese di origine, in quanto non più residenti, e allo stesso tempo rimane complesso l’accesso ai finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali perché non di nazionalità italiana. Il premio, il cui bando è pubblicato annualmente sui siti delle organizzazioni, consiste in un contributo in denaro pari a 18mila euro destinato alla realizzazione del progetto cinematografico presentato. La selezione dei progetti è a cura di una giuria qualificata di esperti. Il criterio di selezione si ispira ad una visione partecipata e dinamica alla cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità e dell’inclusione sociale.


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