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Hleb Papou è il vincitore del Premio Mutti - AMM, a Seyed Ali Jenaban il Premio alla Creatività


Hleb Papou è il promettente regista italiano e con il suo nuovo progetto cinematografico, L’Interprete, ha conquistato la giuria del Premio Mutti – AMM, dedicato ai registi migranti attivi in Italia, giunto alla 9ª edizione grazie all'impegno dell’Associazione Amici di Giana, della Cineteca di Bologna, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Progetto MigrArti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Piano Terra, di Alce Nero e di Unicredit.

Una premiazione che rinnova la propria presenza al Lido di Venezia, in occasione della 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dove sabato 2 settembre è stato assegnato il premio a Hleb Papou, che quale riceverà 18mila euro per la realizzazione del suo progetto.


Papou è nato in Bielorussia nel 1991 e vive in Italia dal 2003: con il suo cinema vuole “raccontare in modo onesto, leale e realistico, le seconde generazioni, persone nate o cresciute in Italia da genitori immigrati, con la loro voglia di autorealizzarsi e autorappresentarsi”.

L'Interprete racconterà “La difficoltà della scelta giusta per l’italiano di seconda generazione. Scelta che non permette una posizione neutra, ma per la quale bisogna per forza schierarsi e accettare le conseguenze”. E la “scelta giusta” di cui parla Hleb Papou è quella di una giovane ragazza nata in Italia da una famiglia nigeriana, che collabora con la polizia come interprete di lingua Igbo. Si trova, un giorno, a dover fare la scelta che cambierà il destino di un’altra donna, un’immigrata africana accusata di omicidio: tradurre correttamente l’intercettazione telefonica, e di fatto condannare la donna, o tacere sui contenuti di quella telefonata?


“Per me integrazione significa poter farsi strada nella società e nelle sue contraddizioni indipendentemente dalle proprie origini e dal colore della pelle, andando fino in fondo. Senza paura”. Il giovane autore ha inoltre presentato in questi giorni a Venezia – alla Settimana della Critica – il suo corto di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, prodotto dalla CSC Production, Il legionario.


Il Mutti – AMM prevede inoltre per questa 9ª edizione un Premio alla Creatività, del valore di 2mila euro, assegnato al progetto di documentario Salmon, di Seyed Ali Jenaban, regista di origini iraniane.

Prodotto da Articolture, Salmon racconta la storia di tre donne che si dedicano ad aiutare i bambini di strada a Teheran e Babol, città del nord dell’Iran: si occupano di minorenni con problemi, di rifugiati afgani e delle loro famiglie. Si impegnano per fornire loro un’istruzione e una formazione, ma anche i documenti d’identità, così difficili da ottenere in questo particolare contesto.

“Con questo film voglio mostrare la durezza della vita di queste persone – dice Seyed Ali Jenaban – ma anche la dolcezza delle attiviste e dei bambini di cui si prendono cura. Il mio intento è quello di mettere in scena le loro vite, senza filtrarle attraverso il mio giudizio, lasciandole libere di colpire direttamente lo sguardo dello spettatore”.

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